Cannabis e danni alla salute

In collaborazione con
Laboratorio Tossicologia Forense Xenobiocinetica Clinica
Progetto NPS 2018 - Multicentrica di Ricerca
DPA - Presidenza del Consiglio dei Ministri

Cannabis e sessualità

Disturbi sessuali

Nonostante la cannabis sia la sostanza illegale più utilizzata al mondo, le disfunzioni sessuali che ne derivano sono ampiamente ignorate. E’ noto da tempo, infatti, l’effetto negativo sulla sfera sessuale del principio attivo della cannabis (THC) e come l’uso abituale di cannabis abbia un forte impatto sulla salute sessuale degli utilizzatori, sia maschi che femmine (Smith AMA et al., 2010).

Disfunzioni erettili

disfunzioni erettili

Da una recente revisione della letteratura scientifica emerge che la cannabis provocherebbe disfunzioni erettili nei maschi. La cannabis è una delle sostanze più largamente consumate anche perché, erroneamente e comunemente viene ritenuta come una delle meno dannose. Gli studi sul consumo di cannabis hanno invece ampiamente dimostrato come questa sostanza interagisca con alcuni recettori nel cervello e studi più recenti hanno mostrato che questi recettori si trovano anche nel pene. In particolare, dall’analisi di studi condotti sia sugli animali, sia in vitro, emergerebbe un’azione antagonista della funzione erettile periferica attraverso la stimolazione di specifici recettori situati nel tessuto cavernoso del pene, ad opera della cannabis, evidenziando dunque una correlazione tra cannabis e disturbi sessuali (Shamloul R et al, 2011).

Inibizione dell’orgasmo

Il consumo di marijuana è stato anche associato all’inibizione dell’orgasmo. Questo il risultato ottenuto dello studio effettuato dall’Università di San Luis in Missouri (USA), condotto su 3.004 consumatori di sostanze, che ha valutato l’associazione tra consumo di droghe e disfunzioni sessuali. Dallo studio è emerso che l’orgasmo era inibito da uso di marijuana e alcol, si avevano rapporti sessuali dolorosi con uso di marijuana e altre droghe così come l’inibizione dell’eccitazione sessuale (Johnson SD et al, 2004).inibizione dell'orgasmo
Un’altra indagine condotta presso La Trobe University di Melbourne in Australia, attraverso delle interviste telefoniche, ha coinvolto circa 8.700 soggetti di età compresa tra i 16 e i 64 anni. I consumatori di cannabis nell’ultimo anno dall’intervista rappresentavano circa il 9% dell’intero campione; di questi l’1,5% ne faceva un consumo giornaliero, un altro 1,5% un uso settimanale, il 5,8% un uso occasionale. I risultati dello studio hanno evidenziato che l’uso quotidiano di cannabis era associato ad una probabilità doppia rispetto a chi non consumava, di avere disfunzioni sessuali e a tali conseguenze erano soggetti sia gli uomini che le donne. Inoltre le donne avevano una probabilità di contrarre malattie veneree 7 volte superiore alle non utilizzatrici; questo effetto non si osservava negli uomini che, tuttavia, avevano 4 volte più difficoltà a raggiungere l'orgasmo o avevano una probabilità 2 volte maggiore di raggiungerlo o con troppa fretta o con troppa lentezza (Smith AM et al., 2010).

Infertilità nell’uomo

L’abuso di sostanze cannabinoidi potrebbe contribuire a provocare l’infertilità nell’uomo. Lo ha confermato lo studio italiano condotto dall’Università di Tor Vergata (2009) aprendo nuove prospettive per la comprensione dei fenomeni di oligospermia o azospermia (drastica diminuzione o totale assenza del numero di spermatozoi, spesso con riduzione della motilità), in particolare in quei pazienti che presentano normale assetto cromosomico e assenza di difetti genetici noti o patologie occlusive. La ricerca ha dimostrato per la prima volta come, nel topo, il sistema endocannabinoide (cioè il sistema su cui agisce anche la marijuana) sia coinvolto nel processo della spermatogenesi, contribuendo, quindi, a provocare l’infertilità (Grimaldi P et al, 2009).

Minor incidenza di spermatozoi in grado di fecondare

Murphy (2001) ha dimostrato che il fumo di cannabis nell’uomo riduce la concentrazione nel sangue di tre ormoni: LH, FSH e testosterone. Attraverso le sue indagini, inoltre, ha osservato nei fumatori di cannabis rispetto ai non fumatori, una minor incidenza di spermatozoi competenti, ovvero in grado di fecondare.

Diminuzione di testosterone, spermatogenesi e anomalie spermatiche

I principali effetti avversi sul sistema riproduttivo umano legati all’uso di cannabis nell’uomo e nella donna possono essere così riassunti: per la fertilità maschile, si è riscontrata una diminuzione dei livelli serici di LH e di testosterone, induzione di ginecomastia, diminuzione della spermatogenesi e della mobilità (oligospermia), induzione di anomalie spermatiche e blocco della reazione acrosomiale (Murphy, 2001).

Aumento di testosterone, alterazione del ciclo mestruale, parti pre-termine

Per la fertilità femminile, i principali effetti avversi sul sistema riproduttivo sono: alterazioni dei livelli di LH, inibizione della secrezione di prolattina, aumento dei livelli testosterone, alterazioni del ciclo mestruale, scarso recupero di ovociti di donne sottoposte a fertilizzazione in vitro, deficit fetali di crescita, aumento dell’incidenza di parti pre-termine, prematurità e basso peso fetale alla nascita, difficoltà al momento del travaglio (Battista N et al, 2008; Park B et al, 2004).

BIBLIOGRAFIA

  • Battista N, Pasquariello N, Di Tommaso M Maccarrone M. (2008), Interplay Between Endocannabinoids, Steroids and Cytokines in the Control of Human Reproduction. Journal of Neuroendocrinology, 20: 82–89. doi: 10.1111/j.1365-2826.2008.01684.x
  • Grimaldi P, Orlando P, Di Siena S, Lolicato F, Petrosino S, Bisogno T, Geremia R, De Petrocellis L, Di Marzo V. The endocannabinoid system and pivotal role of the CB2 receptor in mouse spermatogenesis. Proc Natl Acad Sci U S A. 2009 Jul 7;106(27):11131-6.
  • Johnson SD, Phelps DL, Cottler LB. The association of sexual dysfunction and substance use among a community epidemiological sample. Arch Sex Behav. 2004 Feb;33(1):55-63.
  • Murpy L. Endokrinum. In: Grotenhermen (editore): Cannabis und Cannabinoide. Pharmakologie, Toxikologie und therapeutisches Potential. Huber, Bern 2001.
  • Park B, McPartland JM, Glass M. Cannabis, cannabinoids and reproduction. Prostaglandins Leukot Essent Fatty Acids. 2004 Feb;70(2):189-97.
  • Smith AMA, Ferris JA, Simpson JM, Shelley J, Pitts M, and Richters J. Cannabis use and sexual health. J Sex Med 2010;7:787–793.
  • Shamloul R, Bella AJ, Impact of Cannabis Use on Male Sexual Health, Journal of Sexual Medicine, 2011, Volume 8, Issue 4, pages 971 – 975.